Antisemitismo, Alcune notizie generali sull'antisemitismo

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carloceruti
view post Posted on 31/1/2010, 11:35




Antisemitismo
Alcune notizie generali sull’antisemitismo.

Nell’Europa del 1800 gli ebrei si sarebbero trovati bene solo rinunciando all’ebraismo. La Bibbia ordina di non praticare l’usura con gli ebrei, ma solo con gli altri popoli. Dio ordina agli ebrei di fare la pulizia etnica della Palestina, di non imparentarsi con le altre genti perché sono il popolo eletto e permette loro di stuprare e uccidere le straniere. Promette che darà loro il dominio del mondo allora conosciuto, li farà diventare un popolo di sacerdoti (l’equivalente nell’antichità del popolo di signori promesso da Hitler) e che li aiuterà a derubare gli altri popoli. Nella seconda metà del 1900 una mia collega, figlia di un’ebrea e di un cristiano era convintissima di non avere fratelli, ma solo sorelle, perché la mamma era stata maledetta dal padre per aver sposato un cristiano. La mia collega non aveva mai visto il nonno materno. Una delle accuse rivolte agli ebrei è quella di formare una specie di società segreta come la massoneria. Per esempio in Spagna, dopo la scoperta dell’oro nel Sudamerica, gli ebrei entrarono negli uffici finanziari fiscali e doganali e nel giro di 50 anni tutti i dipendenti di detti uffici erano ebrei, fomentando il sospetto di gravi corruzioni, così che furono cacciati dalla Spagna. Simili accuse di favorirsi tra loro a danno degli altri vengono rivolte agli ebrei anche in ambito universitario, scientifico e commerciale. Gli insegnamenti della Bibbia non ispirano simpatia per gli ebrei, ma per fortuna la maggioranza nel 1800 non li prendeva sul serio. Nella Bibbia si legge che i libri che contengono queste infamie furono trovati nel muro del tempio ai tempi di re Giosia e da lui divulgati. Era abbastanza naturale supporre che quel tiranno li avesse manomessi per i suoi fini, tra i quali l’esaltazione del nazionalismo e dell’obbedienza all’autorità.

La bigotta osservanza dei comandamenti della Bibbia da parte di alcuni ebrei attirava antipatia su tutti. La soluzione più razionale sarebbe stata quella di dichiarare non opera di Dio tutte le pagine criminali e antisociali dell’antico testamento. Gli ebrei non avevano un’autorità politica che potesse imporre il volere della maggioranza e così una minoranza ispirata da Hertzl progettò di costruire lo stato ebraico. Inizialmente si pensò di fondarlo in una terra disabitata dell’Uganda o dell’Argentina, ma le idee più sono stupide più hanno possibilità di successo e alla fine si decise per la Palestina perché voluta da Dio. Il gran rabbino di Gerusalemme ha dichiarato recentemente che Hitler è stato voluto da Dio per indurre gli ebrei a ritornare nella terra promessa. A onore degli israeliani va detto che l'esecrazione fu quasi unanime. Freud scrisse ad un amico che uno stato israeliano avrebbe provocato guai infiniti agli ebrei. Come sarebbero buoni gli ebrei ed i cattolici se non ci fosse la Bibbia!

Il mio trisnonno, l’ing. Levi, impiegato, prima dell’impero austroungarico, poi dello stato italiano, si considerava un italiano di religione ebraica, e combattè volontario nel risorgimento. Allevò la figlia nella religione cattolica per rispetto della volontà dell’infelice madre. Aborriva l’idea di avere due patrie: sia gli ebrei che gli italiani avrebbero temuto che potesse preferire l’altra. Come lui la stragrande maggioranza degli ebrei italiani. Sua figlia vecchissima trascorse gli ultimi anni della vita nella mia famiglia quando io studiavo al liceo ed ebbi la possibilità di conoscerla bene.

I sionisti cercarono invano di acquistare la Palestina dalla Turchia, che la possedeva come una provincia del suo impero. La Turchia era alleata della Germania e ostile all’Inghilterra. Nel caso di un conflitto sarebbe stato più facile ottenere dall’Inghilterra la Palestina, non sua che dalla Turchia. Weizmann, un chimico tedesco, si trasferì in Inghilterra e divenne suddito inglese e direttore dei laboratori dell’Ammiragliato inglese. Durante la prima guerra mondiale l’Inghilterra ed i suoi alleati si trovarono presto senza esplosivo perché il Cile, non forniva l’azoto componente indispensabile, del quale era l’unico produttore mondiale. Questo non danneggiava la Germania che, grazie alla macchina di Linde appena inventata, poteva estrarlo dall’atmosfera. Se Weizmann fosse stato un leale tedesco non sarebbe emigrato in Inghilterra e se fosse stato un bravo inglese avrebbe donato alla nuova patria la sua conoscenza degli esplosivi acquisita in Germania. Invece egli voleva fondare lo stato ebreo ed ottenne in cambio della formula del fulmicotone la dichiarazione di Balfour che riconosceva agli ebrei il diritto ad avere una casa in Palestina nonostante che gli inglesi si fossero impegnati a lasciarla agli arabi. Anche tutti gli alleati dell’Inghilterra, Italia compresa usarono il fulmicotone. Gli ebrei sostengono che la dichiarazione di Balfour fu fatta in riconoscimento del contributo che la stampa statunitense in mano agli ebrei diede all’entrata in guerra degli USA in aiuto dell’Inghilterra, che ne aveva proprio bisogno perché la Russia la aveva abbandonata a causa della rivoluzione comunista. Gli ebrei si schierarono con l’Inghilterra perché solo in caso della sua vittoria avrebbero ottenuto l’adempimento della dichiarazione di Balfour. La Germania temeva che grosse forniture di materiale bellico stessero per partire da un porto USA per l'Inghilterra e mandarono un telegramma alla capitaneria del porto perché non uscissero navi civili in quei giorni perchè altrimenti, appena in acque extraterritoriali i sottomarini le avrebbero silurate. Il telegramma fu consegnato con un giorno di ritardo provocando l'affondamento del transatlantico Lusitania che provocò l'entrata in guerra degli USA. Non fu possibile stabilire chi avesse ritardato la consegna del telegramma. Naturalmente i tedeschi dicono: un ebreo.

I tedeschi pensano che senza l’azione degli ebrei avrebbero vinto la guerra.

Le condizioni di pace furono gravosissime per la Germania e le rese ancora più gravi la fuga dei capitali e degli industriali ebrei tedeschi dalla Germania. Mio padre andava in Germania per lavoro prima della seconda guerra mondiale e sentiva gli industriali tedeschi che si lamentavano perché gli ebrei rivelavano ai correligionari americani segreti industriali ed economici. Lo spionaggio c’è sempre stato nell’industria e nell’economia e il fatto che un ebreo abbia tradito il segreto professionale nulla significa. Bisognerebbe dimostrare che la percentuale dei dipendenti infedeli di religione ebraica è stata superiore alle altre e questo è impossibile. I dirigenti tedeschi però dicevano: <<un ebreo, dipendente modello, che sarebbe incorruttibile per denaro, per ordine del suo rabbino fornisce i segreti industriali agli ebrei americani>>. Quando poi l’antisemitismo con Hitler si fece più aspro non si giustificò con le colpe di Weizmann, della stampa americana controllata dagli ebrei, e degli ebrei dipendenti infedeli, ma con la questione razziale. Sarebbe stato ingiusto punire un popolo per la colpa di pochi, mentre con la questione razziale si blandiva la vanità dei tedeschi e si entrava nel campo della follia. Mio padre osservando il peggioramento della persecuzione diceva: <<gli ebrei traditori sono al sicuro in America. Vittime saranno gli ebrei che amavano la Germania e hanno condiviso con i connazionali le sofferenze della sconfitta.>>

Per comprendere quanto sia assurdo parlare di razza ebrea, basta osservare che gli ebrei dell’Abissinia assomigliano agli abissini, mentre gli ebrei russi non sono distinguibili dagli altri russi. In 2000 anni gli ebrei hanno assunto le sembianze dei popoli nei quali hanno vissuto. La Bibbia (i libri che noi non leggiamo perché trattano le regole interne del popolo ebreo), si dice, vieta agli uomini ebrei di commettere adulterio con le donne ebree, ma non con le straniere. Sembra che le ebree abbiano praticato la parità dei sessi.

Come un popolo colto e intelligente come il tedesco ha potuto accettare le idee razziali di Hitler? si domandava la grande scienziata nucleare Lise Meitner. Ella pensava che dipendesse dall'obbedienza assoluta dei tedeschi all'autorità dei capi politici che fece anche accettare loro la distruzione totale del loro paese senza ribellarsi come hanno fatto invece gli italiani.

Per saperne di più consiglio di leggere Sergio Romano LETTERA A UN AMICO EBREO e Sergio Minerbi RISPOSTA A SERGIO ROMANO

Edited by carloceruti - 12/5/2010, 18:10
 
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alidamarchetti
view post Posted on 31/1/2010, 23:51




leggo sempre con piacere i suoi articoli: lei riesce a rendere chiari e semplici argomenti estremamente complicati. in questo caso le vicende ebraiche , durante l'ultima lezione il funzionamento delle centrali nucleari, altro in altre occasioni.

ho seguito in tv su rai3 alcune interessanti serate sull'ascesa al potere di hitler e sull'incredibile presa che le sue idee, e la violenza con cui le ha portate avanti, hanno avuto sul popolo tedesco ritenuto da sempre 'colto e intelligente'.

lei fa un piccolo parallelismo con gli italiani che si sono ribellati: ci sarebbe molto da discutere su questo, perchè se è vero che alla fine gli italiani si sono ribellati, per oltre venti anni hanno idolatrato un 'tiranno', ne hanno seguito, approvato, accettato i metodi di governo e applicato le leggi comprese quelle razziali le cui conseguenze terribili ben conosciamo.
penso che anche gli italiani potessero essere considerati colti e intelligenti. e allora come mai anche loro hanno accettato?

spero, come tutti noi credo, che certe situazioni non si ripetano.
mi viene però in mente una frase che il prof. chiarelli durante la sua recente lezione ha scandito molto bene:
'la storia non si ripete e soprattutto nulla insegna'
bene, sono straconvinta che nulla insegni, forse però alcune situazioni si possono ripetere proprio perchè nulla 'impariamo'.

penso con preoccupazione ai giorni nostri!
 
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1 replies since 31/1/2010, 11:35   55 views
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