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| Ad Aprica si rinnova ancora una volta Sunà da Mars, l'assordante tradizione di suonare ritmicamente i campanacci e richiamare al risveglio la madre terra, inducendola a riprendere il ciclo vitale. In particolare la crescita dell'erba nei prati ancora preda del gelo, perché il fieno nelle masù (fienili) sta ormai per finire. Domenica sera 28 febbraio, sei falangi di fieri contradaioli maschi marceranno lungo le vie e viuzze di Aprica in abiti tradizionali, scuotendo all'unisono i grandi sampógn (campanacci) e le acute brónsi (campane di bronzo), seguiti da vicino dalle donne e dai bambini, portatori anch'essi di campanelli, torce e gonfaloni. dal sito www.vaol.it
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