Conciliare ecologia e reciproca conoscenza mondiale.

« Older   Newer »
  Share  
carloceruti
view post Posted on 12/4/2010, 21:35




Conciliare ecologia e reciproca conoscenza mondiale.
Certamente la <<la scienza in cucina e l'arte di mangiar bene>> come le intendeva Pellegrino Artusi nell’800 non sono più moralmente accettabili nel mondo globalizzato e sovrappopolato (1) secondo le discussioni <<vegetarismo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera>>, <<diventare vegetariani contro la fame nel mondo., Ringrazio anticipatamente per i contributi.>> e di altre che seguiranno e che alcuni soci mi hanno annunciato.
Con l’inquinamento, la sovrappopolazione del pianeta, la scarsità delle risorse, le crisi, dobbiamo rivedere tutte le nostre certezze e le abitudini. Anche la liceità dei viaggi aerei per rivedere i nostri cari, per turismo e per i pii pellegrinaggi.
Nella sezione <<ecologia>> di IPC nella discussione <<il problema energetico, da aggiornare>> leggiamo che per l’alimentazione di un cittadino medio inglese o nordamericano si producono 400 kg. di CO2 all'anno e per ogni km in aereo si producono 0,150 kg. di CO2. Le compagnie aeree tendono a sottovalutare le loro emissioni di CO2 e temo che nel conto manchi la CO2 necessaria per la ricerca, estrazione, disastri, raffinazione, trasporti, caricamento del carburante nel serbatoio dell’aereo. Per un viaggio Valtellina India e ritorno stimerei una emissione di 3.000 kg. di CO2. Se un italiano medio diventasse vegetariano, risparmierebbe al massimo 300 kg. di CO2 in un anno, cioè solo un decimo di quello che produce con un volo aereo andata ritorno dall’India.
Nel mondo globalizzato è indispensabile arrivare alla federazione mondiale per eliminare le guerre e risolvere il problema dell’inquinamento. Ho già tentato di illustrare il problema nella sezione <<cresciamo>> nelle discussioni << Lo stato mondiale.>> e << L'Unione Europea>>. Spero che i soci contribuiscano alle discussioni.
E’ indispensabile che gli abitanti del pianeta imparino a conoscersi. Mi sembra che per conciliare questa esigenza con la necessità di non inquinare, l’unica via possibile sia comunicare in internet. Se parlassimo le lingue con una sufficiente scioltezza potremmo addirittura parlarci vedendoci. Ma anche solo scrivendo si possono ottenere ottimi risultati: da studente ho tenuto una corrispondenza in inglese con una studentessa giapponese e questo mi ha avvicinato alla mentalità orientale, alla letteratura e all’arte di quei paesi.
Nella sezione << Valerio Dalle Grave>> le discussioni << 4 NOVEMBRE: NON FESTA, MA LUTTO>> << IL GRIDO DELLA CHIESA D’AFRICA >> << E’ ARRIVATA LA NOSTRA NOTTE ??>> <<non SIAMO CARNE DA MACELLO!!>><< RICORDATI CHE ERI STRANIERO >> mi hanno invogliato a favorire la conoscenza con gli altri popoli cercando dei forum extra europei con soci della nostra fascia di età e interessi simili con i quali corrispondere. Naturalmente non simili nel senso di filooccidentali o cristiani, perché ci interessa che siano rappresentativi della loro realtà. Da quando l'occidente ha perso la leadership mondiale, i libri di testo e i media danno sfogo ai risentimenti lungamente repressi contro gli ex colonizzatori arrivando a esagerare e mentire, come in passato facevano in senso opposto. Si legge che i dirigenti cinesi usino l'odio ed il desiderio di vendetta contro l'occidente, come Hitler usava l'antisemitismo per compattare i tedeschi. Leggo che oggigiorno gli utenti internet africani francofoni sono più dei francesi. Ci sono anche moltissimi forum indiani in lingua inglese. Ma non sono ancora riuscito a trovarne uno adatto a noi. Potreste aiutarmi in questa ricerca?
(1) Vedere in proposito la discussione <<affari E POTERE: miopia in movimento>>del signor Valerio nella sua sezione in IPC.
 
Top
0 replies since 12/4/2010, 21:35   19 views
  Share