Usiamo tutti e sempre la carta di credito., corrispondenza tra il Sig. Valerio e Carlo Ceruti

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carloceruti
view post Posted on 21/8/2010, 21:03




La tracciabilità dei pagamenti.
Usiamo tutti e sempre la carta di credito.

Talamona 10/06/2009 Lettera di Carlo Ceruti al direttore Sig. Valerio Dalle Grave

Oggetto: La tracciabilità dei pagamenti. Chiedo consiglio.
In Italia ci sono due diverse classi di contribuenti fiscali: quelli che hanno un reddito facilmente individuabile, cioè i dipendenti e i pensionati, e quelli che hanno un reddito difficilmente individuabile, cioè gli artigiani, i commercianti, gli industriali, i professionisti e simili.
Per l’equità fiscale è necessario che tutti i redditi siano facilmente individuabili.
Bonanni, dal 2006 segretario nazionale della CISL, ha affermato che il governo Prodi aveva previsto la tracciabilità dei pagamenti oltre i 100 euro.
Il prof. Marcello De Cecco ha detto: <<ho sentito il presidente del Consiglio a Piazza San Giovanni urlare “volete voi il diritto di pagare in contanti o no?”>>. Per la privacy occorrono funzionari onesti e riservati, non si facilita l’evasione, non si rende impossibile la tracciabilità.
Ho letto che attualmente il governo ha imposto che i professionisti devono incassare mediante bonifico bancario le parcelle superiori ai 5.000 €. A parte le scappatoie che permettono di suddividere gli importi, 5.000 € non sono una bazzecola.
Le persone di buona volontà davanti a un problema devono sempre porsi la domanda: <<che cosa posso fare socialmente e individualmente?>> Lei è più esperto e navigato di me e forse avrà soluzioni migliori. Ma mi sembra che in campo sociale occorra orientare opportunamente il voto e in campo individuale dovremmo metterci tutti, vale a dire i contribuenti a reddito individuabile (perché cointeressati) e gli onesti, che ci sono anche nelle altre categorie, ad usare sempre la carta di credito per i pagamenti in modo di isolare gli evasori. Io la uso tutte le volte che è possibile anche per cifre inferiori ai 5 €. Potrebbe lei chiedere alla triplice sindacale di fare propaganda in questo senso? Si tratta di difendere gli interessi dei lavoratori.

Sarebbe una continua seria manifestazione per l’onestà fiscale senza carnevalate in piazza.

Naturalmente sarebbe una operazione lenta, ma non si può migliorare la onestà contributiva in pochi anni. La trasformazione delle nostre abitudini non può avvenire in poco tempo, anche per ragioni tecniche, comunque va fatta in tutti i modi. Conviene anticipare i tempi il più possibile. Questa azione avvantaggerebbe anche l’economia. I supermercati e gli altri negozianti, se tutti i clienti usassero la moneta elettronica, risparmierebbero i conti di chiusura delle casse, i furgoni blindati per il trasporto dei valori. Meno lavoro agli sportelli per le banche e gli uffici postali.
Le persone di buona volontà, quando sono convinte della bontà di una azione, la attuano subito, senza attendere che la legge la imponga e per questo già da molto tempo desideravo proporla ai soci di IPC esortandoli anche a fare propaganda, ma date le nostre dimensioni, la cosa mi sembrava patetica. Però adesso la crisi economica mi sprona ad agire, se possibile. Chiedo consiglio.
Cordialmente cc.

RISPOSTA

Ho letto con la dovuta attenzione la sua lettera e, in linea di massima, concordo con il suo giudizio.
Come lei molto bene evidenzia, la reintroduzione della tracciabilità dei pagamenti é un piccolo atto di contrizione da parte del presente governo che, dopo avere cancellato la legge Prodi sulla traccia-bilità, si é convinto di fare ammenda anche se non si tratta del ripristino della situazione quo ante.

Lei ha ragione anche quando osserva che esiste la scappatoia del frazionamento (cosa senz'altro pra-ticabile vista la cultura all'evasione molto radicata nel popolo).
A proposito di cultura, l'uso della carta di credito prima che un fatto tecnico é una problema cultura-le. In generale la gente vuole vedere il proprio denaro (pochi maledetti e subito, recita un vecchio adagio), tanto che non esita a rischiare anche la rapina. Fatti di cronaca quotidiana lo confermano. Tuttavia, ad onor del vero l'uso della carta di credito sta acquistando sempre più consenso. Ci vorrà ancora tempo, ma la strada é ormai tracciata.

Sulla lotta all'evasione, i sindacati sono d'accordo, si può dire da sempre; anche se fino a oggi non sono stati in grado di suggerire metodi appropriati per combattere il fenomeno.

Aggiungo che la gamma delle scappatoie antifisco sono innumerevoli, difficili da controllare se non attraverso un ferreo sistema di controllo che scavi anche sul tenore di vita delle singole persone.
Anche in questo caso il problema é tutto culturale. Da noi sarebbe non ipotizzabile (per ora) un si-stema di controlli adottato dai Paesi anglosassoni, anche se sarebbe auspicabile un allineamento sul-la quella lunghezza d'onda. E qui il problema oltre che a livello nazionale, dovrebbe essere assunto e reso obbligatorio a livello europeo.

Infine, su questo tema é necessario che siano formulate diverse proposte tutte in positivo contro l'e-vasione e darne attuazione concreta, seppure a piccoli passi. Le carnevalate di piazza, come lei giu-stamente sottolinea, in questo senso servono a poco.
Cordialità.
Valerio Dalle Grave

 
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