L'integralista islamico, l'Antico Testamento e l'Europa.

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carloceruti
view post Posted on 11/11/2010, 10:20




L'integralista islamico, l'Antico Testamento e l'Europa.



Approfitto del <<anna Lindh report 2010>> che Flavio Brugnoli ha messo nel forum per chiedere la risposta ad una domanda che mi ossessiona da 40 anni e riguarda i rapporti tra cattolici e islamici. Mi sembra che interessi a molti.
Un integralista islamico, di cultura universitaria,
una sera, mi raccontò di aver combattuto la guerra dei sei giorni contro Israele e di essere finito prigioniero in un campo di concentramento. Gli ebrei ortodossi gli mostravano l'Antico Testamento e dicevano: <<dio promise ad Abramo di dare a noi, suoi discendenti, il dominio di tutto il Medio Oriente dall'Eufrate al fiume d'Egitto. Ordinò anche a Mosè di fare la pulizia etnica della Palestina. Il nostro profeta Abramo è anche il vostro profeta. Perché non accettate la volontà di Dio? La Chiesa cattolica sostiene che l’A. T. ha Dio come autore.
L'integralista islamico chiese, in confidenza, la mia opinione.
Presi tempo ma nessun presbitero mi diede una risposta decente da riferire all'integralista. Studiai l'A. T., notai l’affinità tra il DAT (Dio dell’Antico Testamento) e Hitler e non mi sorpresi quando il rabbino di Gerusalemme dichiarò che il dittatore era stato creato da Dio per obbligare gli ebrei a ritornare nella terra promessa.
Effettivamente Dio promise il dominio del Medio Oriente ai discendenti di Abramo, il campione dell’obbedienza cieca e assoluta, che non esitò un istante davanti all'ordine di sacrificargli il figlio. Vedi Genesi 15, 18 - 21. Dio ordinò anche agli ebrei di non imparentarsi con gli abitanti della Palestina (vedi Deuteronomio 7, 3 – 4) e per ben due volte comandò di pulirla etnicamente senza pietà (vedi Deuteronomio 7, 2) e senza compassione (vedere Deuteronomio 7,16).
Re Giosia
Ai tempi di Salomone e di Davide, l'Antico Testamento non era ancora conosciuto. Il sommo sacerdote trovò i papiri nel muro del tempio, durante un restauro, e li consegnò a re Giosia. Molti ebrei ritengono che gli ordini criminali siano stati aggiunti da re Giosia per esaltare il nazionalismo. Gli ortodossi, una minoranza, invocano l'autorità della Chiesa cattolica. Gli islamici detestavano Giovanni Paolo II e il cardinale Ratzinger, che ad Assisi pregavano per la pace senza pronunciarsi contro quei passi dell'Antico Testamento. Con l'avallo dell’autorità della Chiesa cattolica un ortodosso assassinò Rabin per impedirgli di fare la pace con i palestinesi rinunciando al possesso di una parte della Terra Promessa. Con l'avallo dell’autorità della Chiesa cattolica alcuni esaltati ortodossi fanno talvolta una strage di civili arabi per obbedire all'Antico Testamento.
Un integralista cattolico,
al quale raccontai dell'islamico, mi disse: <<giovanni XXIII ha detto che le religioni devono rispettarsi l'una l'altra e così, come noi rispettiamo il Corano, il signor integralista islamico rispetti la Bibbia>>. Non so quanti italiani rispetterebbero il Corano se Allah dicesse agli arabi: <<vi regalerò l'Italia dalla Sicilia alle Alpi, vi aiuterò a conquistarla e poi voi ucciderete tutti gli italiani senza pietà. Non v’imparenterete con loro, ma li sterminerete tutti senza mai lasciarvi prendere dalla compassione>>.
Loisy.
La Chiesa nel 1870 affermò nel Concilio Vaticano I, Capitolo II LA RIVELAZIONE che i <<libri dell'Antico e del Nuovo Testamento, nella loro interezza, con tutte le loro parti>> … <<scritti sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati trasmessi alla Chiesa.>>. Il sacerdote Loisy si accorse che alcuni libri constavano di brani differenti alquanto per la lingua, quindi erano stati scritti da autori diversi in tempi successivi. La Chiesa scomunicò prontamente Loisy, ma i suoi studi ottennero tante e così autorevoli conferme che essa dovette accettarli. Il cardinale Ratzinger ha scritto nella sua striminzita e prudentissima autobiografia che il professor Maier, il più bravo dei suoi insegnanti universitari, era arrivato giovanissimo alla cattedra universitaria, ma per essersi avvicinato alle tesi di Loisy (il cardinale però non nomina mai l'infelice prete francese) era stato mandato cappellano militare nella prima guerra mondiale e prete delle carceri fino al 1924. Riottenne la cattedra solo dopo che le tesi di Loisy furono accettate.
Se fosse sbagliata l'affermazione del concilio Vaticano I che l'A. T. è tutto opera di Dio, allora cadrebbe anche l'affermazione dell'infallibilità del papa, enunciata proprio da quel concilio, ma la Chiesa spiega che è stato Dio a ordinare agli agiografi dell'A. T. di copiare quei brani invece di ispirargli tutto il testo.

La posizione più recente della Chiesa sull’A. T. è espressa nel Concilio Vaticano II. Solo ai suoi tempi fu permesso leggere l'A. T. nelle traduzioni moderne. Esso in alcuni brani anticipa il Vangelo, ma in altri, se lo prendiamo alla lettera, presenta un Dio criminale, orrendo e desideroso persino di sacrifici umani. Se Giovanni XXIII non fosse morto, si sarebbero definiti ispirati solo alcuni brani dell'A. T. e probabilmente si sarebbe rinunciato all'infallibilità del papa.
Paolo VI nel DEI VERBUM del Concilio Vaticano II dichiarò che Dio è santo, l'A. T. è tutto opera di Dio, ma va interpretato secondo regole complicate e incomprensibili, che sono una vera presa dei fedeli per, … diciamo il naso, trattandosi di un papa. Infatti, il testo prosegue affermando che queste regole possono aiutare gli esegeti, non i comuni fedeli, a fare quegli studi preparatori che permetteranno alla Chiesa di maturare il suo giudizio sull'A. T.. Poi si legge che restano sempre intatte la verità e la santità di Dio. Questo cambiamento di argomento è sbagliato perché nessuno dubita della verità e santità di Dio e il problema è l’interpretazione delle scritture in modo da accettarle come parola rivelata. La Chiesa esaltò le scritture perché esse le permettevano di riscuotere le decime, incoronare re e imperatori, confermare l’autorità dei sacerdoti e ora si trova davanti al dilemma: ripudiarle, sconfessando il suo passato, o difenderle.

Nel Concilio Vaticano II si legge che la Bibbia contiene anche <<cose imperfette e transitorie>>. Davanti a una cosa straordinariamente bella e buona, se notiamo qualche difetto, diciamo che essa è imperfetta, ma davanti all'ordine di un genocidio proviamo orrore e nessuno si pone la domanda. Se un giornalista scrivesse che l'olocausto è stato una cosa imperfetta, tutti direbbero che l'aggettivo è non appropriato. Per questo dubito che gli ordini di Dio, che offendano gli islamici, rientrino tra le cose imperfette e transitorie.

Qualche anno or sono, su di un periodico cattolico, lessi degli elogi esagerati dell’A. T. e scrissi al direttore chiedendo se la Chiesa avesse finalmente interpretato le Scritture e pubblicato l’elenco delle <<cose imperfette e transitorie>> e pregando di indicarmi il libro dove potevo trovarle. Aggiunsi che, essendo diventato un lettore molto lento per la vecchiaia, nel caso di libri poderosi, mi avrebbe fatto un grande favore indicandomi anche il capitolo, o la pagina. Dopo mesi mi rispose il teologo che esistono molti libri che rispondono alla mia domanda. Alcuni adatti agli impreparati, altri alle persone colte e altri ancora per gli studiosi. In una buona libreria avrei trovato certamente il libro adatto per me.
 
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emiliocurti
view post Posted on 25/11/2010, 15:30




Sig. carloceruti: Scriveva Nietzche, una religione la quale venga trasformata in scienza storica e debba passare al vaglio scientifico dei criteri storici, giunta al termine di questa strada, e' perfettamente annullata. E' quello che e' accaduto negli ultimi 150-160 anni con il metodo storico-critico. Il risultato di questo e non solo e' l'abbandono della pratica religiosa del 50% della popolazione. Penso che aun giovane che frequenta i primi anni di liceo sia impossibile spiegargli come si sia formato l'universo partendo dalla genesi che comprende un periodo di 6000 anni. La gerarchia cattolica si trova da anni difronte a un bivio: rinnovare completamente le interpretazioni dei sacri testi, interpretandoli a partire dalla persona, la realta' di cio' che e' religioso non sta a livello della rfealta' esteriore, ma e' invecie calato nella realta' della psiche umana, altrimenti scadere a una setta che predica una incosciente superstizione.
 
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1 replies since 11/11/2010, 10:20   28 views
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