Il 4 novembre e gli operatori di pace., da Il Talamonese dicembre 2010.

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carloceruti
view post Posted on 15/3/2011, 21:06




Il 4 novembre e gli operatori di pace.



Il Talamonese dicembre 2010.



Il bell’articolo <<4 novembre: commemorazione dei caduti di tutte le guerre>> ci esorta a evitare le guerre. Cristo: (Matteo 5,9) <<beati gli operatori di pace>>. Il filosofo cattolico Landsberg: <<la verità è se opera>> cioè, se noi affermiamo una buon’idea, un nobile sentimento ma non la volontà di attuarli, li neghiamo nell’istante stesso che li affermiamo. I politici, per piacere, promettono che opereranno per la pace e l’ambiente, aiuteranno i popoli più poveri e contemporaneamente che diminuiranno le tasse, cioè, per essere eletti, s’impegnano a non mantenere le promesse virtuose. All’origine delle guerre ci sono il nostro egoismo e la nostra ipocrisia. Nessuno può determinare la storia, ma essa è la risultante delle azioni di tutti. Diamo quindi un contributo positivo ed esortiamo con la parola e l’esempio gli altri a collaborare.
Lo stato mondiale.
È l’unico mezzo per la pace. L’amore fraterno non lo realizzò. Nuovi motivi ora l’impongono. Possiamo comunicare in internet, vedendoci in faccia, tra due punti qualsiasi del mondo.
Le malattie contagiose, come la peste, impiegavano anni per diffondersi. Adesso prendono l’aereo. Occorre un’organizzazione sempre più efficiente della sanità mondiale.
Lo stato mondiale permetterebbe di utilizzare, per la trasformazione ecologica dell’industria, tutte le risorse ora spese nelle guerre e negli armamenti, e quelle che sono sottratte dalla malavita internazionale, che i singoli stati sono impotenti a dominare nel mondo globalizzato. Eviteremmo che le produzioni inquinanti siano trasferite negli stati compiacenti e i finanzieri disonesti sfuggano ai controlli per mezzo dei paradisi fiscali. Diversamente sarebbe inevitabile l’estinzione della umanità entro la fine del secolo, a meno che una epidemia riduca drasticamente e per tempo la popolazione mondiale indebolita dall’inquinamento. (soluzione non auspicabile). Il disordine glo-bale provocherà fatalmente la creazione dello stato mondiale. Anticipiamolo in modo democratico.

Fintanto che non sarà realizzata la Federazione Mondiale dovremo armarci, perché, la debolezza di uno stato invoglia gli altri a sottometterlo. Quando la supremazia militare americana era indiscussa, facevamo affidamento sull’ordine mondiale imposto dagli USA. Questa supremazia sta venendo meno e gli europei, invece di aumentare le spese per gli armamenti, le hanno azzerate! Il modo più economico per difenderci è creare la Federazione Europea, perché un esercito europeo sarebbe più potente e meno costoso degli eserciti dei 27 stati europei messi insieme.

La Federazione Europea, se realizzata, sarebbe un modello e un incentivo per la Federazione Mondiale e un passo verso la sua realizzazione. Non si può perdere tempo. Il MFE Movimento Federalista Europeo e la sua sezione giovanile JEF fanno parte del movimento Federalista Mondiale. Sono apolitici, l’iscrizione come simpatizzanti é gratuita e informa, via internet, sulla Federazione. Per iscriversi rivolgersi a [email protected]. Alcuni scritti del MFE possono essere letti all’indirizzo: https://insiemeperconoscere.forumfree.it/?f=8704079
Come operare per la pace e per l’ecologia?
Alcune idee interessanti trovate sull’argomento:
N. 43 del 25/10/2009 di FAMIGLIA CRISTIANA pag. 11: Carlo Bo si definiva: <<cattolico, battezzato, aspirante cristiano>>. La morale cristiana è più impegnativa della cattolica, che si ispira oltre che al Vangelo, anche all’Antico Testamento e alla Sacra Tradizione. Se fossimo veri cristiani, creeremmo facilmente lo stato mondiale. Disse Gesù: <<È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli>> Molti ascoltatori si spaventarono, benché fossero dei poveretti, perché egli con “ricco” intendeva anche quelli che erano fuori dall’indigenza. Se per ricco definiamo il benestante che utilizza per sé più del reddito medio mondiale o più risorse di quelle che il pianeta può sopportare, la frase di Gesù è l'esatta traduzione in campo economico del comandamento <<ama il prossimo come te stesso>> perché, se il benestante utilizza più del reddito medio, un altro avrà un reddito inferiore. Se il benestante utilizza più risorse di quelle che la terra può sopportare un altro oggi o tra i posteri ne sarà privo.
Siamo ladri e assassini. Se produciamo più delle 2 ton/anno/testa di CO2, che la natura può sopportare, rubiamo ai popoli emergenti e ai figli le ultime possibilità di utilizzare i combustibili fossili. Noi europei ne produciamo 12, i nordamericani 24, i cinesi 5, gli indiani 2 gli africani 1. Se produciamo i biocombustibili aumentiamo il prezzo dei cereali e i popoli più poveri non li possono più acquistare. Se un ladro dicesse: <<smetterò di rubare quando sarò ricco>> provocherebbe la disapprovazione generale. Noi occidentali diciamo: <<vivremo ecologicamente appena la tecnica lo permetterà>>, mentre i denutriti muoiono subito, e i nostri conoscenti non ci dicono: <<ladri e assassini>> perché sono nostri complici, ma lo dice l'80% dell'umanità.
I popoli emergenti ci detestano perché inquiniamo, distruggiamo le ultime risorse della terra e in passato abbiamo praticato il colonialismo e la schiavitù. Gli africani vogliono l’indennizzo per i danni che provocammo. Le colonie americane, che acquistavano gli schiavi, dipendevano dall’Europa e parte della ricchezza da loro prodotta giovò al nostro progresso. I figli non devono espiare le colpe dei padri, se usano l’eredità solo per indennizzare le vittime.
In un mondo equilibrato economicamente faremmo il sindacato mondiale degli operai dell’automobile e ci opporremmo alle multinazionali. Adesso siamo vittime, non innocenti, del nostro anticristianesimo.
La crisi economica attuale è strutturale. Gli occidentali devono diminuire i loro consumi e il tenore di vita. Gli stati emergenti stanno prendendo la guida del mondo al posto dell’occidente. Solo popoli virtuosi superano la crisi, si adattano alla nuova situazione senza andare in rovina e poi fare la rivoluzione, che è una terribile guerra, come fecero i cinesi al contatto con l’occidente. Tansparency International ci mette molto in basso nella classifica dell’onestà delle nazioni. Anche diversi stati del terzo mondo ci precedono. Nessun popolo cattolico è nella vetta della classifica.

Dobbiamo rinvigorire il nostro cristianesimo: <<agli amici si dice tutto. Sì, si, no, no tutto il resto viene dal maligno. Non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato>>. Papa Gregorio Magno si lamentava dei preti che addolciscono il cristianesimo per riempire la chiesa e S. Tommaso d’Aquino esorta a seguire, nella condotta personale, la coscienza, voce di Dio, prima del magistero, parola di prete.
Potrebbero l’assessore alla cultura e la commissione cultura aprire un forum in internet o invitare i talamonesi in un forum già esistente o nella casa della cultura per esaminare che cosa è giusto / ingiusto fare per la pace, l’ecologia e la morale? Certamente questo è molto laborioso, ma è l’unica via per passare dall’apatia, dalla delega totale alle autorità politiche e religiose, alla collaborazione attiva, all’assunzione delle responsabilità. Poi anche i sacrifici, compresa e condivisa la loro necessità, pesano meno, non sono nemmeno più sacrifici. Nessuno è enciclopedico e sarebbe opportuno costituire dei gruppi di studio in modo che ciascuno approfondisca un argomento e poi riferisca ai concittadini le sue conclusioni. Il rinnovamento, in democrazia, deve partire dal popolo. Vi sono dei sacerdoti protestanti che predicano: <<studiate almeno mezz’ora al giorno, gli argomenti che la coscienza vi suggerisce, per essere buoni cristiani e cittadini democratici. La sovranità appartiene al popolo, ma un sovrano ignorante e disinformato può essere solo lo zimbello dei politici, che invece dovrebbero essere i suoi dipendenti>>.
Vorrei trattare presto anche le azioni pratiche da intraprendere individualmente e in gruppo.
Carlo Ceruti.
 
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