S. Tommaso D’Aquino, l’infallibilità del papa e l’A. T.

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carloceruti
view post Posted on 4/5/2010, 16:51




S. Tommaso D’Aquino, l’infallibilità del papa e l’A. T.
A. T. = Antico Testamento
DAT = Dio dell’A. T.

S. Tommaso D’Aquino nelle DISCUSSIONI DISPUTATE (Questione 17) stabilisce che la coscienza coincide con la sinderesi, che è la facoltà donata da Dio per cui l’uomo conosce immediatamente i principi universali del bene e del male. Quindi la coscienza, voce di Dio, come la sinderesi, va ubbidita prima del magistero, che è parola di sacerdoti.

L'espressione "obbediente in Cristo", anche se rivolta al papa, sostanzialmente significa sono pronto all'obbedienza purché non in contrasto con l'insegnamento di Cristo. Cioè <<ubbidirò prima a Cristo che a Voi>>. Il pavido Don Abbondio, nella sua risposta ai bravi di don Rodrigo: <<disposto … sempre all'obbedienza>> omette "in Cristo" perché quel "in Cristo" avrebbe cambiato radicalmente il significato della sua risposta.

Il santo, nonostante fosse un genio, o proprio per questo, non capì che tutti i papi, quando parlano ex cathedra di fede o di costumi sono assistiti da Dio. Fu il beato Pio IX ad affermare l’infallibilità del papa. Nella STORIA D'ITALIA, volume XXXII, di Indro Montanelli si legge che egli voleva proclamare il dogma del potere temporale in modo che chiunque lo avesse violato sarebbe stato scomunicato, ma i gesuiti si opposero perché, se l'Italia avesse conquistato Roma, sarebbe stata scomunicata creando una situazione insostenibile. Egli allora ripiegò sull'infallibilità che fu approvata dal Concilio Vaticano I (aperto l’8 dicembre 1869 e sospeso nel luglio del 1870).
Mi sembra che l’infallibilità del papa sia in contraddizione con il Vangelo: (Matteo 23,8 - 10) 8Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il padre vostro, quello del cielo. 10 E non fatevi chiamare “maestri”, perché uno solo è il vostro maestro, il Cristo.
Gesù è molto democratico e i suoi fedeli e i sacerdoti devono basare la loro autorità sul valore personale e sul merito. Non attribuirsi l’autorità che la natura dà ai genitori sopra ai figli, soprattutto se bambini. È vero che il papa si fa chiamare “Santo Padre” e lascia a Dio il titolo semplice di “padre”, ma forse non è questo che il Redentore desiderava.
Matteo 10,26 <<26Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. 27Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti.>> Strano che il vicario in terra del profeta della schiettezza debba essere scelto nel rigoroso segreto del conclave.
Matteo 7,15 – 16. <<guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.>>. I papi sono falsi profeti?
Circa 60 membri del Concilio lasciarono Roma il giorno prima del voto. Da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio Vaticano I.
Nel nostro forum insiemeperconoscere.forumfree.it nella discussione <<discorso del vescovo Strossmayer>> ci sono molte ragioni contro l'infallibilità del papa, ma non tutte quelle già note ai suoi tempi. Altre poi si aggiunsero dopo il Concilio Vaticano I.

Il beato Pio IX, infallibile, scrisse nel testo stesso del Concilio Vaticano I che Dio fece scrivere nell'A. T. tutto e solo quello che voleva fosse scritto in fatto di fede e di costumi approfittando del fatto che allora ai fedeli era vietato leggerlo. Mi sembra che sia ingiusto attribuire a Dio, Bene Assoluto, la responsabilità di alcune encicliche e dell'A. T.. Vedere nel nostro forum la discussione <<l'integralista islamico, l'Antico Testamento e l'Europa.>> (https://insiemeperconoscere.forumfree.it/?t=52038369) Sarebbe stato utile che il DAT ci avesse illuminati su tutto e non solo nella morale perché in questa anche i pagani e i filosofi se la cavano benino. Nella scienza il DAT, creatore dell’universo, avrebbe potuto dare contributi definitivi. Per la mente umana è difficile accettare che un padre onnisciente e Bontà Infinita non istruisca i suoi figli. Quanti uomini, se sapessero, avviserebbero dei terremoti, insegnerebbero come guarire le malattie, ecc.
Il Concilio Vaticano II iniziò sotto papa Giovanni XXIII. Quasi i due terzi dei padri conciliari pensavano che solo una parte dell'A. T. potesse essere stata ispirata da Dio, ma poi sotto papa Paolo VI votarono quasi all'unanimità un testo che ribadiva quello del Vaticano I: Dio è santo e tutto quello che riguarda la religione e i costumi è stato da lui ispirato. Ma l’A. T. gli attribuisce orribili nefandezze incompatibili con la sua santità e così si aggiunse che il testo non va preso alla lettera e i fedeli devono attendere l’interpretazione della Chiesa, che non mi risulta ancora pronta. Secondo Dante la tecnica dei fraudolenti e di alcuni papi è:

lunga promessa con l’attender corto

cioè barattare dei favori immediati contro promesse a lunga scadenza da non mantenere. Paolo VI, a differenza di Giovanni XXIII, voleva essere infallibile e probabilmente temeva che, mettendo in discussione l'ispirazione divina dell'A. T., cadesse insieme anche l'infallibilità papale. Per sapere come Paolo VI, senza plotoni di esecuzione, abbia ottenuto una maggioranza da far invidia a Giuseppe Stalin, conviene leggere il libro LA BIBBIA NEL CONCILIO di Burigana e i libri di Alberigo e Melloni STORIA DEL CONCILIO VATICANO II.

Edited by carloceruti - 25/3/2011, 17:35
 
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